Appena inizia un nuovo mese, c’è ci tira un sospiro di sollievo, che si prepara a tornare a lavoro e poi c’è quel tipo di persone, che con ansia aspetta il valore della prossima bolletta. Le bollette di luce e gas sono sempre un peso, ma oggi, almeno per questo, possiamo trovare una soluzione. L’italia, soprattutto nel mezzogiorno, ma anche in alcuni territori del nord ha la nomea (giusta per altro) di essere una terra di sole. Da sempre al Sud, per esempio, ci facciamo invidiare il nostro sole quasi perenne. In questo contesto, si ritagliano un ruolo importante alcune attrezzature di nuova generazione. Stiamo parlando degli impianti fotovoltaici con accumulo. Affidarsi esclusivamente ad un ente esterno, ci porta spesso a dover pagare tasse salatissime, anche senza un consumo vero e proprio di energia elettrica. Avere la possibilità di sfruttare un energia completamente naturale e trasformarla in energia elettrica, può fungere, conti alla mano, come un’ottima strategia di risparmio.
Cos’è e Come Funziona
Gli impianti fotovoltaici con accumulo, in un certo senso richiamano i vecchi impianti ai quali siamo abituati, ma con una sola grande differenza: la presenza di una batteria. La presenza di questa batteria è determinante nella funzionalità e nei vantaggi di questi nuovi impianti.
Il loro funzionamento è abbastanza intuibile. Innanzi tutto distinguiamo due componenti nell’architettura di questo mezzo: i pannelli fotovoltaici e un accumulatore di energia o batteria. I pannelli fotovoltaici sono costituiti da silicio, importante nella conversione della luce in energia. Essi sono collegati ad un Inverter, che garantisce la trasformazione della corrente continua nei pannelli in corrente alternata. Altro componente è il contatore, con la funzione del misurare l’energia utilizzata.
L’energia che viene prodotta, può essere usata istantaneamente (autoconsumo) o in un secondo momento e venire immagazzinata (Immissione in rete). Nelle ore diurne i pannelli fotovoltaici, catturando i fotoni provenienti dalla luce solare, li trasformano in elettroni, garantendo energia elettrica pulita, la quale, viene immagazzinata all’interno della batteria o dell’accumulatore di energia. Nel momento in cui l’accumulatore è completamente carico, l’energia in eccesso viene venduta all’ente responsabile del nostro approvvigionamento di elettricità. Cessate le ore diurne, durante la notte, l’energia accumulata viene rilasciata nel sistema, garantendo un uso continuo degli elettrodomestici. Nel momento in cui l’energia viene esaurita, la batteria si ricarica attraverso la rete locale, di conseguenza non bisogna aver paura di rimanere senza corrente.

Tipologie e Caratteristiche
Esistono una moltitudine di impianti fotovoltaici con accumulo. In base alla posizione dell’accumulatore, possiamo distinguere impianti con accumulatore integrato (inverter con batteria integrata) ed impianti con accumulatore esterno (sistema componibile con batterie esterne). I primi sono caratterizzati da una batteria montata all’interno dell’impianto, il che permette di ridurre l’impatto dal punto di vista delle dimensioni. La seconda tipologia, invece, presenta un impianto esterno che viene posizionato in luoghi separati rispetto al pannello. Questa soluzione può essere utile, qualora dovesse essere installato un accumulatore di grosse dimensioni e bisogna ottimizzare maggiormente lo spazio disponibile.
Ma vi sono ulteriori suddivisioni che possono essere fatte in base alla tipologia della batteria. Abbiamo batterie al Piombo-Acido (ermetiche con elettrolita in gel). Questo tipo di batterie presenta delle dimensioni molto ingombranti e spesso sono batterie esterne. Sono le più comuni sul mercato. Le batterie al Nichel Cadmio presentano la capacità di accumulare grosse quantità di energia, anche in presenza di basse temperature, ma tendono a dissiparla facilmente. Le batterie al Nichel (metallo-idruro) presentano una capacità di accumulo tre volte maggiore rispetto alle batterie in nichel cadmio e a differenza delle prime citate, possono essere scaricate completamente e non trattengo energia come le altre (di solito un 30/40% di energia). Oltre questo hanno dimensioni nettamente inferiori. Le batterie agli Ioni di Litio, giovani sul mercato, hanno una durata maggiore, ma un costo superiore rispetto alla media. Infine le batterie ad alta temperatura, che sono quelle con un rapporto qualità-prezzo decisamente basso, in quanto hanno bisogno di una temperatura costante di almeno 250 gradi per poter funzionare adeguatamente.

Vantaggi e Risparmio
In termini di risparmio l’installazione di un impianto fotovoltaico con accumulo è di importanza rilevante. Addirittura vi è la possibilità di azzerare completamente l’energia spesa ed erogata da un ente esterno. Importante e doveroso è precisare, però, che i canoni fissi per il trasporto della corrente elettrica non possono essere eliminati, ma verrà risparmiata una grossa quantità di denaro, in quanto l’energia spesa sarà totalmente ricavata dai raggi solari.
Il vantaggio principale si deve alla presenza dell’accumulatore. Normalmente gli impianti fotovoltaici permettono di consumare energie durante il giorno, in quanto è durante il dì che i raggi del sole possono irradiare i pannelli. Ciò li renderebbe inutilizzabili durante la notte. Se ci pensiamo, sarebbe un controsenso non avere una batteria integrata. Se i componenti della nostra famiglia sono abituati ad uscire durante il giorno, l’energia non verrebbe utilizzata e sarebbe sprecata. La presenza dell’accumulatore, permette di trattenere l’energia immagazzinata durante la giornata e riutilizzarla magari nelle ore serali e notturne. Ciò si traduce con una enorme riduzione dell’energia utilizzata e quindi un aumento del risparmio.
Quanto Costa un Impianto Fotovoltaico con Accumulo
Per quanto riguarda il costo dell’impianto, vanno fatte delle dovute precisazioni. Di norma l’installazione di un impianto fotovoltaico semplice, necessita di una spesa di circa 6000 euro in media, ai quali deve essere aggiunta una quota variabile che può andare da 1000 a 6000 euro circa, in base al tipo di accumulatore che si vuole installare. Alcuni accumulatori sono piuttosto economici, ma non funzionali, rispetto ad altri che presentano un costo maggiore, ma anche maggiore efficienza. Importante è il rapporto coi Kwatt.
C’è da dire che rispetto a qualche anno fa il prezzo degli accumulatori è notevolmente diminuito. Per gli accumulatori agli Ioni di Litio, il costo negli ultimi 15 anni è passato da 2000 euro per valore di Kwatt nominale a 500 euro per valore di kwatt nominale. Il prezzo quindi è notevolmente ridotto e permette nel lungo termine un risparmio assolutamente rilevante, considerando la quantità di energia non dissipata e utilizzata.
A questo dobbiamo anche aggiungere gli incentivi fiscali e statali, che facilitano l’Installazione di questi mezzi, facendo risparmiare un tasso che può arrivare anche fino al 50% del prezzo totale. A tal proposito, potremmo citare il Super Bonus del governo, messo a disposizione per chiunque voglia costruire impianti e incentivare la diffusione del fotovoltaico, che coprono la maggior parte delle spese per l’acquirente. Ovviamente, a tal proposito, non tutti possono rientrare nel bonus erogato dal governo, in quanto esistono dei valori ISEE, presi come esempio per permettere ai meno fortunati di usufruirne.
Impianti Fotovoltaici Stand-Alone
Nei casi in cui un abitazione si trovi particolarmente isolata dalla società, come per le baite in montagna o per le case in campagna, può essere difficoltoso allacciarsi alla corrente elettrica. In questi casi si può ricorrere ad un impianto fotovoltaico che prende il nome di impianto Stand-Alone (o off grid). Questa tipologia di impianto, ha la particolarità di non essere allacciato alla corrente elettrica e di rendere completamente autosufficiente l’abitazione. Quello che ne risulta è abbastanza chiaro, non riceveremo bollette di alcun genere a casa, in quanto l’energia è completamente prodotta ad impatto zero.
Bisogna però, prestare attenzione ad alcune necessità che potrebbero insorgere. Il posto nel quale viene installato è bene che sia ampiamente soleggiato, soprattutto se il pannello installato è ad alta temperatura ( tale necessità non si presenta nel caso in cui si parla dei pannelli in Nichel-Cadmio, che si riscaldano anche a basse temperature, come citato in precedenza). Inoltre è importante la scelta del corretto accumulatore, che deve essere adattato alle caratteristiche della casa e alle necessità della famiglia.
In conclusione, bisognerebbe incentivare maggiormente l’utilizzo ed il passaggio a questo tipo di impianti, poiché oltre ad essere una soluzione green e non inquinante, garantisce un risparmio economico, non trascurabile.