L’ affermazione di una nuova consapevolezza e attenzione nei confronti dell’ambiente, fa sì che negli ultimi anni si sia assistito a una sempre crescente diffusione di dispositivi di produzione di energia da fonti rinnovabili. Per energie da fonti rinnovabili è bene ricordare che si intendono quelle energie, disponibili in natura, che non si esauriscono e si rigenerano. L’offerta è ampia e allettante, non solo in termini economici ma anche e soprattutto rispetto alla idoneità di utilizzo in base ad una più opportuna collocazione.
Tra queste forme di energia sta riscuotendo ampio e crescente consenso quella eolica. A ben pensarci questo concetto di sfruttamento delle risorse naturali è ben noto e affermato da tempo: ne offrono testimonianza i mulini a vento che ancora oggi, in alcuni luoghi, è possibile ammirare perfettamente funzionanti. Potremmo quindi dire che si tratta di un ideale ritorno al passato, in ottica green, utilizzando i più attuali e avanzati strumenti offerti dalla tecnologia. Oltre alle grandi pale eoliche diffuse in buona parte dei territori caratterizzati da una buona esposizione ventosa, oggi, l’idea di auto-produrre l’energia che si consuma, fa si che, sempre più spesso, si possa scorgere sui balconi o sui terrazzi un impianto Mini Eolico.
Cos’è e Come Funziona
Un impianto Mini Eolico è un impianto eolico con ridotte dimensioni e potenza, che potremmo definire ad uso domestico, e con un’altezza inferiore ai 30 mt. Sfrutta l’energia cinetica del vento, trasformandola in energia meccanica tramite la rotazione delle pale e, grazie ad un generatore ad esse collegato, la trasforma in energia elettrica. Ovviamente sia la tensione che la corrente variano in base all’intensità del vento, quindi sarà un inverter ad onda sinusoidale pura, comunemente detto convertitore, a trasformare la tensione da alternata a continua, rendendola fruibile. Riepilogando quindi, gli elementi costitutivi di questo impianto sono il generatore eolico, il generatore di carica, una batteria di accumulo ed un inverter. Una volta fatta l’istallazione la produzione di energia avviene in materia assolutamente gratuita.
Tipologie e Modelli
Le più comuni e diffuse tipologie di impianti di Mini Eolico domestico sono sostanzialmente due: il Mini Eolico Orizzontale e quello Verticale, a seconda della direzione in cui sono montate le pale rispetto all’asse del generatore. Gli impianti ad asse orizzontale sono più comunemente installati nelle fattorie o comunque nelle case ubicate in zone appartate e dotate di un ampio giardino: lo spazio è assolutamente necessario per il movimento delle pale. Esistono in commercio anche dei kit fai da te per la costruzione e installazione di questi impianti, è chiaro che bisogna avere dimestichezza con la materia, altrimenti meglio non correre rischi ed affidarsi ad un valido professionista!
Gli impianti ad asse verticale sono invece alimentati da piccole pale, appunto verticali, che girano attorno all’asse. Le dimensioni ridotte le rendono più silenziose e meno ingombranti e, di conseguenza, più idonee all’installazione in abitazioni residenziali. Possono eventualmente essere installate in più balconi per coprire il fabbisogno energetico e comunque arrivare a generare una potenza pari a 3KW: praticamente uguale a quella della rete elettrica tradizionale.

Posizionamento dell’Impianto
Il posto migliore dove collocare l’impianto è sicuramente quello più esposto al vento e senza ostacoli in prossimità che possano appunto fare da barriera o protezione come, ad esempio, altri edifici o alberi. Migliore sarà l’esposizione, maggiore sarà la produzione di energia. Bisognerà inoltre valutare la lunghezza dei cavi elettrici necessari per il collegamento ed eventuali vincoli urbani o paesaggistici.
Fatte queste verifiche non occorrerà alcuna autorizzazione particolare da parte del Comune, basterà qualora lo preveda il regolamento comunale, una dichiarazione preventiva di inizio lavori, ricordandosi però che il supporto, nei centri urbani, non dovrà in alcun caso superare i 10 mt di altezza. Sarebbe certamente opportuno farsi consigliare da chi sia in grado di valutare l’idonea esposizione dell’abitazione e dell’ipotetico sito di collocazione.
Normalmente le abitazioni che si trovano in montagna o in una zona costiera meglio si prestano a queste installazioni: tra le viuzze dei borghi antichi collocati nel cuore della penisola, una buona intensità del vento rappresenterebbe, invece, un evento eccezionale. L’attenzione rivolta a questi impianti da una utenza sempre più ampia, farà si che a breve, diventino dei veri e propri oggetti di design: noti architetti hanno già iniziato a disegnare per note aziende del settore.

Costo di un Impianto Mini Eolico
Il costo di un impianto mini eolico varia in base ovviamente alla tipologia scelta, ma orientativamente per il mini eolico orizzontale si parte da un prezzo base di 2500€ circa. Vi sono poi in commercio, per i modelli ad asse verticale, dei micro generatori con una potenza compresa tra i 250 e i 1000watt acquistabili con una spesa che va dai 200 ai 1000€, in base alla potenza. Il consiglio rimane sempre quello di rivolgersi a un’azienda specializzata che sia in grado di offrire oltre al prodotto anche l’installazione ed una eventuale manutenzione, tutto incluso.
La spesa potrebbe d’impatto sembrare eccessiva ma, basta analizzare con un pizzico d’attenzione le informazioni disponibili per rendersi conto che già in un anno il costo è ripagato dal risparmio energetico e da lì in avanti, è tutto da guadagnare per gli utenti e per l’ambiente.
Detrazioni e Incentivi
La legge di Bilancio 2020 ha previsto una detrazione fiscale pari al 65% per i micro generatori, quindi per gli impianti destinati ad uso domestico, fino ad una spesa massima pari a 100.000€. Invece per quanto riguarda il Mini Eolico, il GSE Gestore dei Servizi Energetici, in ottemperanza del D.M.04/07/2019, in coerenza con i precedenti, dispone l’accesso agli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Vengono proposti due diversi tipi di incentivi: la Tariffa Omnicomprensiva e lo Scambio sul Posto. Con la prima viene riconosciuta una tariffa agevolata per l’energia prodotta ed immessa in rete per una durata totale di 20 anni di produzione. Alla fine di questo periodo si può aderire ad una procedura di ritiro dedicato che consentirà di usufruire di una tariffa agevolata senza entrare in maniera diretta nel mercato dell’energia. L’accesso agli incentivi è subordinato al preventivo riconoscimento dell’impianto come impianto IAFR , impianto alimentato a fonti rinnovabili, rilasciata dietro richiesta dallo stesso GSE.
La seconda soluzione proposta per l’accesso agli incentivi è quella dello Scambio sul Posto. Occorre fin da subito chiarire che questa soluzione si rivela conveniente dal punto di vista economico per chi produce un quantitativo di energia superiore alle proprie necessità ma si presenta molto pratico per le utenze domestiche proprio perché è previsto di calcolare la differenza tra produzione e consumo. In sintesi se la produzione è stata inferiore alle proprie necessità si dovrà pagare la differenza; se la produzione è stata eccedente allora si godrà di un credito da scalare nelle successive fatturazioni. Se volete intraprendere la strada di un accesso agli incentivi, rivolgetevi ad un’azienda che sia in grado di seguire, oltre all’installazione, anche l’iter burocratico che, per i non addetti ai lavori, può risultare complesso.
Vantaggi e Limiti
Come già detto, anche se l’investimento può risultare inizialmente oneroso, lo si può ammortizzare nel giro di un anno e gli impianti hanno una durata media di circa 20 anni: il guadagno è visibilmente superiore alla spesa. Oltre ai motivi di convenienza economica non dobbiamo dimenticare che si produce un’energia rinnovabile, in maniera pulita, gratuita, ed inesauribile. Un ulteriore vantaggio è la disponibilità del vento anche di notte, quindi il suo funzionamento è continuo e, con i nuovi impianti anche silenzioso: oltre a non avere emissioni di CO2 si è anche in assenza di inquinamento acustico. Anche l’impatto visivo è limitato, soprattutto nel caso di impianti verticali. Per quanti riguarda gli svantaggi, gli unici che vengono in mente potrebbero essere legati al rumore ed all’impatto ambientale visivo, ma sono relativi ai veri e propri parchi eolici: sono inconvenienti che nulla hanno a che vedere con il Mini Eolico.