I pannelli fotovoltaici sono ormai entrati a pieno titolo nelle misure più diffuse per quanto riguarda il risparmio energetico. La posizione geografica del nostro Paese che ci regala svariati giorni di sole, i vari bonus fiscali che si sono susseguiti negli ultimi anni, e l’effettivo risparmio economico ha contribuito a rendere sempre più appetibile l’utilizzo dei pannelli. In molti casi però, si considera l’impianto fotovoltaico come un sistema statico, mentre è importante ricordare che, per garantire un corretto funzionamento negli anni, è necessaria un’adeguata e costante manutenzione.
Pulizia e manutenzione
La pulizia dei pannelli fotovoltaici quindi è un fattore di primaria importanza se si vuole mantenere sempre prestante il sistema fotovoltaico. Si stima difatti che dei pannelli sporchi possano ridurre l’efficienza addirittura del 30%. Quanto e come si sporca un pannello fotovoltaico? Le cause sono molteplici: foglie, detriti, escrementi di volatili, o più semplicemente smog, inquinamento, sabbia e polveri portate dal vento e dalla pioggia. Quest’ultima, complice anche il cambiamento climatico che si sta sempre più accentuando negli ultimi anni, sortisce l’effetto opposto di quanto si creda, perché molto spesso è accompagnata da polveri e sabbia che possono macchiare i pannelli piuttosto che pulirli. Addirittura, un violento temporale può causare effetti ben più gravi, come la rottura dei pannelli dovuta alla caduta sull’impianto di un ramo spezzato, oppure la scheggiatura del vetro dovuta ad una grandinata con chicchi di dimensioni notevoli. Questi però, essendo casi limite, rientrano in una manutenzione straordinaria da non prendere in considerazione quando si programmano operazioni di pulizia a lungo termine. O perlomeno in questo caso si può fare affidamento ad assicurazioni o contratti che tutelino da queste situazioni, e che in genere sono stipulate al momento dell’installazione dell’impianto.
Tornando però alla manutenzione ordinaria, quando compiere la pulizia? E con che frequenza? Di norma, per un impianto standard come possono essere i pannelli di una villetta, posti sul tetto e senza impedimenti quali alberi o muri esterni, è bene eseguire due pulizie l’anno, una in primavera e una in autunno. La prima servirà per ripulire le impurità lasciate dalla stagione invernale e preparare l’impianto all’arrivo della bella stagione, in modo da ottimizzare l’accumulo energetico. La seconda invece servirà per preservare l’impianto e affrontare al meglio i mesi in cui normalmente le giornate sono più brutte e corte, e quindi per riuscire ad aumentare la capacità ricettiva.
Solo per citare alcuni numeri, un impianto fotovoltaico (che in genere ha una durata di circa 30 anni) può ridurre anche del 20% la sua vita se non manutenuto correttamente. E solo la polvere depositata sui pannelli può causare una perdita di efficienza di oltre il 5% annuo. Dati alla mano viene da sé che una corretta e adeguata pulizia possa solo portare benefici all’impianto. Inoltre come vedremo in seguito, i costi della pulizia (sia che questa venga effettuata in autonomia piuttosto che da una ditta specializzata) saranno ammortizzati ampiamente dal ritorno economico di un impianto correttamente funzionante.

Quando eseguire la pulizia dell’impianto
Pur tenendo validi i due interventi di pulizia annuali, è bene ricordare che un attento esame visivo è alla base di una corretta manutenzione. Quindi passare in rassegna tutti i pannelli del proprio impianto con cadenza regolare, consente di notare eventuali situazioni che con il passare del tempo potrebbero diventare critiche.
Un esempio può essere il deposito della resina di un vicino albero; un controllo visivo (e in questo caso anche tattile) potrà suggerire una pulizia ed eventuale eliminazione dei residui di sabbia, polvere e fogliame che invece, con il passare del tempo, andrebbero accumulandosi diventando molto più difficili da rimuovere. Logicamente un sistema di pannelli posto a terra e libero da impedimenti sarà meno soggetto a questo tipo di problematiche rispetto a un sistema posto sul tetto con appunto alberi vicini. D’altro canto dei pannelli a terra saranno più facilmente attaccabili per esempio da polvere e smog di una vicina strada.
Le situazioni sono molteplici e non esiste una soluzione unica. Sulla base dell’impianto bisognerà adottare relative correzioni, fermo restando che l’esame visivo resta la base di un’efficace manutenzione.
Come pulire i pannelli fotovoltaici
La pulizia dei pannelli fotovoltaici può essere compiuta in autonomia, oppure rivolgendosi a una ditta specializzata. Quest’ultimo caso è da consigliare se i pannelli sono installati su superfici difficili da raggiungere, o eccessivamente inclinate come un tetto (a tal proposito ricordiamo di verificare la presenza degli appositi agganci, come previsto dalla legge), oppure se la mole è molto alta.
Per quanto riguarda il costo, c’è da prendere in considerazione vari aspetti, come la raggiungibilità dei pannelli, l’utilizzo di eventuali bracci meccanici e il costo del materiale. È necessario quindi un preventivo personalizzato, ma in linea di massima si arriva ai 2€ per metro quadrato in caso di pannelli posti a terra, mentre si può arrivare ai 40€ al metro quadrato per pannelli difficilmente raggiungibili, come i residenziali. Tutte le ditte utilizzano ormai prodotti ecologici per la pulizia, uniti ad acqua calda demineralizzata e a spazzole apposite, che consentono un ottimo risultato senza arrecare danni ai pannelli. In genere un intervento di pulizia di una ditta specializzata comprende anche un esame visivo e una ricerca di eventuali danni, oltre che a un controllo dei collegamenti elettrici ed un test del corretto funzionamento.

Pulizia Fai da Te
Nulla vieta di procedere autonomamente alla pulizia del proprio impianto. Sono numerosi i kit di pulizia e i prodotti appositi, sia su internet sia in qualsiasi negozio specializzato. In genere i kit di pulizia comprendono una specifica spazzola a setole morbide, un filtro per produrre acqua demineralizzata, e un’asta telescopica con relativo tubo flessibile e adattatore angolare. Il prezzo si aggira intorno ai 400€, può salire o scendere secondo le varie attrezzature opzionali, come un detergente specifico per fotovoltaico, che costa sui 15€. Ricordiamo di eseguire la pulizia sempre di giorno e, se possibile, di “sfruttare” la rugiada mattutina, che rende più morbido e più facilmente eliminabile lo sporco depositato.
Considerazioni finali
Concludendo, senza dubbio il fotovoltaico è stato, e sarà in futuro, un importante punto di svolta della tecnologia umana. I benefici ricavati in tutti i campi sono immensi, basti pensare all’impatto ambientale oppure al risparmio energetico familiare. I pannelli di un impianto però non sono delle entità statiche. Hanno bisogno di manutenzione continua e di pulizia costante, che ne garantiscono il corretto funzionamento, e ne incrementano le funzionalità. Quindi, che lo facciate autonomamente o che vi rivolgiate a una ditta, mantenete puliti i vostri pannelli, ed effettuate una manutenzione regolare, la natura e le vostre tasche vi ringrazieranno!