Riscaldamento a Infrarossi: Cos’è, Come Funziona, Vantaggi, Costi

Sul tema del riscaldamento si è scritto molto ed il tema centrale è sempre lo stesso: come diminuire i costi di installazione e di gestione di un tale impianto, ottimizzando, nello stesso tempo, la resa energetica. Negli ultimi tempi si sta parlando molto di una tipologia di riscaldamento innovativa: il riscaldamento ad infrarossi. Ma in cosa consiste tale tipo di climatizzazione? Occorre, per comprendere bene l’argomento, distinguere tra due tipi di riscaldamento: a convezione e per irraggiamento (radiante). Il primo, quello tradizionale a convezione, riscalda l’aria dell’ambiente, mentre il secondo, ad irraggiamento, riscalda gli oggetti fisici dell’ambiente. Da qui nascono tutte le differenze tra questi due sistemi di riscaldamento in termini di costi, ognuno di essi con i propri vantaggi e limiti. Concentriamoci, però, sul protagonista del nostro articolo: il riscaldamento ad infrarossi

Cos’è e Come Funziona

Abbiamo detto che il calore si propaga per irraggiamento. Questo significa che vengono riscaldati direttamente gli oggetti all’interno dell’ambiente. Essenzialmente, l’impianto di riscaldamento ad infrarossi si compone di: un pannello, che ha il compito di irradiare gli oggetti da riscaldare, un termostato, che ci permette di controllare la temperatura, un collegamento elettrico, ovviamente per l’alimentazione. 

Il calore viene condotto dalle pareti; quindi, in fase di installazione, il pannello deve, ovviamente, essere posizionato su una superficie solida (parete o soffitto) e vicino ad una presa elettrica. Inoltre il calore irraggiato riscalda direttamente ogni superficie entro circa 6 metri dalla sorgente, sempre considerando le dimensioni e la potenza della stessa.

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Riscaldamento a Infrarossi

Vantaggi e Differenze da un Impianto Tradizionale

Partiamo sempre dalla differenza con un impianto tradizionale. In quest’ultimo, abbiamo detto, il calore si propaga per convezione, il che significa che viene riscaldata l’aria dell’ambiente. Questo porta ad avere una distribuzione non omogenea del calore, in quanto gli oggetti più vicini saranno inevitabilmente meglio riscaldati, si creeranno delle zone più calde ed altre meno calde il che, per chi occupa l’ambiente, significa avvertire un certo disagio. Nel riscaldamento ad infrarossi, invece, dal momento che il calore si propaga per irraggiamento, tutti gli oggetti ricevono la medesima quantità di energia e, di conseguenza, vengono riscaldati nel medesimo modo, fornendo all’occupante dell’ambiente una sensazione di calore diffuso ed uniforme

I tempi di riscaldamento dell’ambiente dall’accensione dell’impianto sono sensibilmente più brevi rispetto ad un impianto tradizionale; tuttavia, una volta spento, la temperatura si abbassa molto rapidamente. Inoltre, con il riscaldamento a infrarossi, si evitano i fastidiosi disturbi alla respirazione che alcune persone patiscono in presenza, invece, di un impianto di riscaldamento tradizionale.

Anche dal punto di vista dell’igiene il riscaldamento ad infrarossi presenta indubbi vantaggi, poichè previene la formazione di muffe e la circolazione dei batteri. Inoltre, dal momento che le temperature raggiunte non sono eccessivamente elevate, non vi è il rischio di scottature o incendi. Dal punto di vista del design, gli elementi irradianti, i pannelli, forniscono un tocco di eleganza e modernità all’ambiente all’interno del quale vengono installati, e, cosa molto importante, non necessitano di lavorazioni murarie eccessivamente invasive. 

Limiti del Riscaldamento a Infrarossi

Anche questa tipologia di riscaldamento possiede dei limiti di cui dobbiamo essere edotti per una scelta avveduta, meditata, ponderata e consapevole. Cominciamo col dire che un tale tipo di impianto non permette la produzione di acqua calda sanitaria, per la produzione della quale occorre avere un impianto parallelo. Inoltre non dimentichiamo che i pannelli sono collegati all’energia elettrica, con tutto ciò che questo comporta: impatto sulla bolletta dell’energia elettrica, eventuali interruzioni della fornitura di elettricità porta inevitabilmente all’interruzione della produzione di calore.

Parliamo di impatto ambientale: l’energia elettrica viene prodotta, in larga misura, da centrali che aumentano l’emissione di CO2 nell’ambiente. Una buona idea è collegare il nostro impianto di riscaldamento a infrarossi ad un impianto fotovoltaico, possibilmente con batterie da accumulo

Costi di Installazione e di Manutenzione

Tenendo presente che i costi variano a seconda del numero e dimensione dei pannelli, dal materiale di cui sono costituiti, dalla forma, che può essere più o meno ottimizzata per il luogo di posizionamento e dallo stile costruttivo, i prezzi possono variare da 150 a 800 euro a pannello. L’installazione ha costi relativamente contenuti, dal momento che, come abbiamo detto, tale operazione non è eccessivamente complicata, ammesso che non desideriate particolari personalizzazioni dell’impianto e sul controllo dello stesso. La manutenzione, in pratica, non comporta alcun costo perchè, oltre a spolverare i pannelli, non è necessario fare alcuna operazione, sempre limitatamente ad un impianto standard, senza personalizzazioni particolari.

I consumi rappresentano un argomento sul quale si discute ancora: i detrattori affermano che il peso sulla bolletta sia notevole, mentre i sostenitori affermano che si può arrivare ad un risparmio in bolletta di circa il 25%. In realtà, i consumi dipendono direttamente dalla classe energetica dell’immobile da riscaldare, quindi dall’efficienza dell’isolamento termico, dalla qualità degli infissi e di ogni apertura verso l’esterno, dal tempo di utilizzo, dalla dimensione e dal numero dei pannelli contemporaneamente accesi. 

Abbiamo detto che è una buona idea collegare l’impianto a infrarossi ad un impianto fotovoltaico, proprio per abbattere l’impatto sulla bolletta energetica. Tuttavia occorre considerare la resa del fotovoltaico, se ha delle batterie da accumulo, quanta energia riesce a fornire e se questa è sufficiente per l’utilizzo ottimale del riscaldamento a infrarossi ed alle altre necessità dell’abitazione.

Agevolazioni Fiscali

Per poterne fruire, occorre collegare l’installazione dell’impianto di riscaldamento a infrarossi ad una ristrutturazione dell’immobile, e si potrà accedere alla detrazione del 50% per risparmio energetico e, se siamo in presenza di impianti particolarmente evoluti, con controlli domotici, la detrazione è del 65%.

Considerazioni Finali

Sicuramente la scelta della tipologia di impianto di riscaldamento non può essere fatta con leggerezza. 
Ci sono molti fattori che possono e devono influenzarci nella decisione. I pro ed i contro esistono e devono essere valutati e considerati attentamente. Per ricapitolare, occorre tenere in cosiderazione: le dimensioni dell’ambiente da riscaldare, presenza di un impianto fotovoltaico, tempo di utilizzo dell’immobile, efficienza energetica dello stabile. Ci auguriamo di essere stati utili nel fare un pò di chiarezza su questa tecnologia che sta diventando una importante presenza sul mercato del riscaldamento.

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